Il legame che unisce la laguna di Orbetello ai Pescatori di Orbetello, una cooperativa fondata nel 1943. risulta oggi più saldo che mai. Infatti, pescare in un ambiente chiuso come quello lagunare ha reso necessario organizzare una pesca responsabile e sostenibile, che tiene conto degli equilibri del sistema biomarino e che pone al centro della propria attività l’idea di garantire un prodotto sempre fresco.
Appena oltre il ponte che separa l’Argentario dalla terraferma, i pesci vengono selezionati all’interno di una peschiera mediante una serie di griglie di varie dimensioni, che consentono di separare le diverse taglie di pesce.
Proprio davanti alla laguna, nella sede di Orbetello, Sergio ci racconta come tutto ebbe inizio. L’antica consuetudine di uscire in mare da soli passando giornate intere in barca venne rimpiazzata dall’iniziativa di alcuni pescatori che crearono una prima unione di forze. potendo così contare su maggiori energie ed investimenti per ottimizzare i tempi della pesca.
Le tecniche di lavorazione e di conservazione del pesce sono quelle ereditate dagli spagnoli, quando Orbetello era la capitale dello Stato dei Presidi. Già nel 1100 in alcuni documenti comunali veniva fatta menzione dell’unicità della bottarga e del cefalo della laguna, con cui si realizza il “Sugo dei Pescatori”.
Quanto sia saldo il legame tra la comunità dei pescatori con il territorio lagunare ce lo ribadisce Sergio ad ogni occasione buona, affermando che “di famiglia ad Orbetello ce n’è una sola, un’unica grande famiglia, quella dei pescatori e della sua gente”.

