Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi Suspend isse ultrices hendrerit nunc vitae vel a sodales. Ac lectus vel risus suscipit venenatis.

Cerca

Box Pistoia: Pastificio Chelucci

Ci troviamo nella località di Piteccio in prossimità di un’antica stazione ferroviaria della Porrettana, che un tempo collegava direttamente Pistoia con Bologna, tratta fondamentale per congiungere il Nord con il Centro Italia, fatta costruire proprio pochi anni dopo l’unità nazionale. Poco più a valle, scorgiamo l’indicazione di uno storico pastificio artigianale.

Ad accoglierci troviamo il titolare Giuseppe, che ci tiene a raccontare com’è nata l’idea di questa particolare pasta che abbiamo scelto. Per conto del pastificio è stato commissionato alle scuole elementari di Pistoia un tema da sviluppare associato alla pasta.

Sono state poi analizzate le proposte dei bambini, che hanno individuato nel personaggio di Pinocchio, concepito dalla penna di Carlo Collodi, originario dell’omonimo borgo a pochi chilometri da Pistoia, il soggetto da eleggere come protagonista del nuovo formato di pasta.

Sono stati quindi realizzati diversi formati come il cappello del grillo parlante, il profilo della balena e il celebre naso lungo, coniando il simpatico slogan  stampato sulla confezione: “Non dire le bugie, mangiale!”.

A proposito di trafilatura, il pastificio utilizza ancora le trafile in bronzo, in grado di conferire una “ruvidezza” alla pasta che la rende tutt’altro che omogena: ogni boccone deve essere gustato proprio come se fosse il primo assaggio.

Giuseppe ci ricorda che a Pistoia la tradizione della pasta è sempre stata importante: in città esistono ancora stabilimenti di produzione delle trafile che vengono vendute in tutto il mondo, oltre al fatto che nel secondo dopoguerra i pastifici presenti in città erano tantissimi.

Poi si è affermato il modello industriale, con la conseguenza della drastica riduzione dei tempi di produzione, mentre il Pastificio Chelucci rimane uno dei pochi in Italia ad essicare la pasta a temperature mai superiori ai 38°. Il risultato è una pasta dal gusto consistente, che affonda le radici nella tradizione e che, nel caso della pasta dedicata a Pinocchio, rende omaggio alla letteratura italiana.

Contattaci