Siamo alle porte di Firenze, da un viale alberato si discende fino a raggiungere l’incantevole Piazzale Michelangelo. Scendiamo ancora più giù, nella località di Bagno a Ripoli, dove si trova una storica torrefazione fiorentina. Il capoluogo toscano vanta una propria scuola di lavorazione del caffè che già alla fine dell’800 risultava tra le più prestigiose d’Italia.
Questa preziosa eredità è stata raccolta da Alessandro, figlio del fondatore della caffetteria Piansa. Ci conduce nella torrefazione tra sacchi di iuta contenenti i grani da lavorare e dove spunta un affascinante macchinario d’epoca per la macinazione dei chicchi di caffè. “Occorre la massima cura nella selezione del prodotto e durante il processo di tostatura”, afferma Alessandro, “oltre alla capacità di utilizzare tecniche di lavorazione artigianale, che sono decisive per la buona riuscita del prodotto”.
Nella versione della miscela di caffè “10+1” i grani provengono da dieci differenti paesi del mondo, in una miscela che comprende dieci tipi di grani di arabica, dal gusto delicato, e di un tipo di robusta, più intenso. Poi l’esperienza pluridecennale nella tostatura e l’artigianalità della produzione fa il resto. Non rimane altro che mettere sul fuoco il caffè, attendere che il buon profumo si diffonda e sorseggiarlo gustandosi tutta la sua intensità.
