Salendo sulle colline di Firenze, appena sopra Fiesole, proseguiamo lungo la strada dove il paesaggio si apre in una conca verde, a quattrocento metri di altitudine. A riceverci troviamo tutta la famiglia, custode della storia di una casa colonica che si trova sul Monte Regis, da qui il nome Montereggi.
La colonica disponeva di dieci poderi, ciascuno gestito da un mezzadro. La numerosa comunità faceva riferimento ad un unico proprietario, in un clima di grande collaborazione, dove venivano garantiti numerosi servizi, tra cui quelli di un fabbro, di un falegname e di un forno dove le donne si riunivano per preparare il pane per tutti. Di fatto un vero e proprio piccolo borgo sulla collina.
Il figlio Giorgio, che oggi conduce l’azienda, ci accompagna nel vigneto, che ha la particolarità di sorgere su un terreno inclinato. La sua altitudine permette di godere di temperature miti durante la stagione estiva conferendo la giusta freschezza al vino, certificato come Chianti DOCG.
La storia della fattoria Montereggi spinge a valorizzare il senso di comunità e l’ambiente circostante: a breve, infatti, il vino verrà certificato come biologico. Le uve non vengono sottoposte a trattamenti chimici e la vinificazione in cantina avviene grazie a prodotti enologici certificati biologici.
Alziamo dunque i calici per brindare a questo Chianti di cui assaporiamo il carattere incisivo, godendoci il cielo splendido di luglio in un panorama di verdi colline e vitigni pieni di bei grappoli d’uva.

