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L’olio degli ulivi coltivati sui terrazzamenti, la pasta che celebra Pinocchio, la confettura di mirtilli raccolti a mano, le cialde col cuore di mandorle e zucchero, i confetti a riccio della storia pistoiese. Pistoia è tutta da scoprire e da assaggiare!
BOX DI 5 PRODOTTI
La città del verde ci racconta dei suoi tipici confetti, pensati per festeggiamenti ed occasioni speciali, quando nella bellissima Piazza del Duomo tra i suoi numerosi monumenti risuonano le campane. Transitiamo sulla strada che porta verso Firenze, dove si trova una storica villa medicea e a poca distanza incontriamo una produzione di cioccolato da leccarsi i baffi. Si comincia a salire sulle colline del Montalbano, fino a quando ci fermiamo in un’azienda vinicola gestita da una famiglia di nobili, che ci racconta con passione il particolare posizionamento dei propri vitigni, da cui si produce un Chianti rosso.
Si arriva in cima al San Baronto, terra di infaticabili ciclisti, dove deviamo leggermente per raggiungere una casa colonica ristrutturata con una uliveta sviluppata sui tanti terrazzamenti: l’olio è un incanto così come il paesaggio.
Scendiamo lungo i tornanti e il cartello indica il nostro arrivo a Lamporecchio, la patria del brigidino, un biscotto dedicato a Santa Brigida e delizia per i viandanti che passavano da queste parti. È a Montecatini che ci rilassiamo nel parco termale della Torretta, zona che nel periodo d’oro della città si dedicava interamente al turismo delle terme, ma che ancora oggi è capace di trasmettere opulenza e ci consente di fermarci ad assaporare le celebri cialde.
Pochi chilometri dopo, in direzione della costa, ci fermiamo a Collodi, nel parco dedicato a Pinocchio, alla cui favola un pastificio pistoiese ha dedicato un proprio tipo di pasta, chiamate “Le Bugie” e create ad effigie del burattino, del Grillo Parlante e della balena.
Ci addentriamo lungo la vallata della Svizzera Pesciatina, così chiamata da un intellettuale svizzero che qui rivide i paesaggi del suo Paese: dalle varie cime si intravedono le dieci castella dislocate qua e là, mentre si fanno notare i filari altissimi di piante di fagiolo: un prodotto unico per il suo colore bianco e per la specificità di questo territorio.
È ora di salire verso le montagne, fino alla vetta più alta della Toscana, il passo dell’Abetone, dove i boschi custodiscono mirtilli gustosi da cui si producono confetture davvero speciali.
Un po’ più giù, in prossimità di un ponte medievale e delle acque chiare di un fiume di montagna, troviamo un antico forno dove assaggiamo dei biscotti alle mandorle e alle noci così buoni da non credere, mentre ci si prepara per la discesa verso la città.
Quando dalle torri di Serravalle avvistiamo il panorama che si divide tra la Valdinievole e Pistoia immaginiamo le lotte fratricide per il territorio durante il Medioevo, mentre oggi una piccola realtà locale ha deciso di produrre una birra agricola dedicandola al bianco e rosso dello stemma cittadino, che ci riportano idealmente al centro della piazza principale, da cui tutto nasce e si conserva, le bellezze come le bontà.
Peso | 5 kg |
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