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L’olio del Monte Amiata, il riso del Parco Regionale della Maremma, il crostino toscano, il sugo dei pescatori, i cavallucci dei Medici.
Grosseto è mare e terra. Grosseto è bontà!
BOX DI 5 PRODOTTI
Grosseto, la Maremma e il Monte Amiata sono aree dove l’uomo ha dovuto necessariamente confrontarsi con la natura: le antiche zone paludose si sono tramutate con il tempo in aree di grande tradizione agricola, in cui il valore aggiunto lo fanno gli ampi spazi e un rispetto per l’ambiente imprescindibile.
Partiamo da Grosseto e dal suo mare e a pochi passi ci ritroviamo nelle risaie, all’interno del meraviglioso Parco Regionale della Maremma. Si scende lungo la costa fino ad arrivare a Talamone, dove Garibaldi e le sue truppe fecero approdo prima dello sbarco in Sicilia. Chissà se anche lui ha sorseggiato un bicchiere di Morellino?
Ci attendono le placide acque della laguna di Orbetello, dove i pescatori da secoli si impegnano a mantenere l’equilibrio di questo circoscritto ecosistema marino. Dall’acqua dell’Argentario ci dirigiamo verso acque altrettanto nobili, quelle termali di Saturnia. Qui la tradizione della selvaggina è un vero e proprio rito e il re è il ragù di cinghiale, uno dei sapori più emblematici della cucina maremmana.
Qualche chilometro più in là, le terre dei Tufi, con i borghi arroccati: è negli orti di queste zone che nascono le lenticchie di Sorano, una particolare e secolare varietà. Conquistiamo poi le vette del Monte Amiata, coperto da fitti boschi di faggi e ci fermiamo a Santa Fiora, uno dei borghi più belli d’Italia, per assaggiare il tipico crostino toscano fatto con i fegatini di pollo. Arriviamo poi in un piccolo paese famoso per la sua pianta d’ulivo secolare, l’Olivastra Seggianese, capace di regalare profumi inebrianti.
Da qui verso una piccola località dell’entroterra grossetano, L’Aratrice, dove la tradizione agricola non ha età, per conoscere una distilleria storica, dove le vinacce vengono miscelate per consegnarci un prodotto dalla grande morbidezza. Lungo la Valle dell’Ombrone, dove il fiume scorre silenziosamente, ci inerpichiamo verso una collina che ospita un monastero, di recente costruzione e totalmente ecosostenibile. Il panorama si fa spettacolare, ed è l’aria buona che permette la coltivazione di un ottimo peperoncino.
Tornando verso la costa scopriamo la ricchezza artistica di Massa Marittima e i cavallucci, dolci caratteristici già conosciuti ai tempi di Lorenzo il Magnifico. Un ultimo tuffo tra le acque limpide del golfo che comprende Punta Ala e Castiglione della Pescaia: è qui che troviamo prodotti della terra sapientemente combinati a regalare freschezza e sapore con la giardiniera di verdure. Si torna finalmente verso Grosseto, città che abbraccia questo territorio di grande diversità, ma che mette insieme la bellezza stupefacente dei suoi luoghi con la bontà naturale dei suoi prodotti.
Peso | 5 kg |
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